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Il cambiamento di vita non è per tutti

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Prova a cambiare, male che vada ti sei sbagliato!

Siamo circondati da messaggi motivazionali che incitano al cambiamento:

Hai voglia di cambiare vita?

E tu dici sì, cavolo che voglio questo cambiamento di vita, lo voglio da tanto. E ti convinci a sentirlo tutto quel messaggio che ti propina uno sconosciuto sui social. 

E allora prova, osa, buttati

Tutto qua. Questo, in soldoni, è il sunto dello slogan motivazionale. 

E tu rimani un po’ di sasso. 

Passi tutte le 5 fasi del ciclo del cambiamento in circa 15 secondi:

Ottimismo ingiustificato: “ma siii, perché no!! Il cambiamento è ad un passo da me, e dipende da me!”

Pessimismo giustificato: dopo aver appurato che non basta volerlo per cambiare vita, e che le bollette continueranno a dover essere pagate da te e non auto saldarsi, comincia una veloce discesa verso la valle della disperazione. Che solitamente si enfatizza con lo scrolling nervoso sui social, in cui continui a vedere persone già abbronzate ad inizio aprile, accompagnate da messaggi del tipo “ringrazio me se ce l’ho fatta”.

Ottimismo giustificato: ok, va bene, ti convinci che se ce la fanno tante persone puoi farcela anche tu. Che ti manca, a parte qualche proprietà di famiglia e una stabilità economica?

Realismo: Guardiamo in faccia la realtà. 

Conclusione: Per cambiare vita non occorre solo volerlo, e non è facile come vogliono farti credere. Come se quel provare non avesse un prezzo. Come se “lasciare il certo per l’incerto” fosse un processo che tutti, indistintamente, possono permettersi. O meglio, quasi tutti.

Quant’è bella giovinezza: il momento ideale per cambiare

A 20, 25 anni, cosa ne sarà di te se non ti butti e provi ad attuare un vero cambiamento di vita?

E se non lo fai, la colpa diventa proprio dei giovani di cui fai parte. I giovani che non vogliono più rischiare, non hanno abbastanza coraggio e fegato, non sono abbastanza interessati al proprio futuro. 

Questa retorica della giovinezza come spensierata, come periodo in cui è d’obbligo divertirsi e mangiare la vita, esperienza dopo esperienza, non rispecchia la realtà dei fatti.

Dietro a quell’invito a mollare tutto spesso ci sono responsabilità, storie difficili, catene che non si possono spezzare semplicemente perché si è giovani. 

Quanti studenti universitari devono mantenersi da soli, facendo lo slalom tra un esame e un’ordinazione al tavolo n. 15? 

Quanti non possono permettersi nemmeno di studiare?

La realtà è semplice quanto cruda.

Ci sono persone più avvantaggiate di altre

E questo non è necessariamente un limite per il futuro, ma può esserlo per le possibilità nel presente. 

Smettiamola di dire che finché si è giovani, bisogna rischiare. Smettiamola di dare tabelle di marcia e indicazioni irrealistiche, di fare di tutta l’erba un fascio. Ognuno ha la sua storia.

Non tutti hanno la possibilità di non doversi preoccupare di cosa succederà dopo aver sbagliato il salto. E questo non significa non poter saltare, ma che occorre molto più allenamento e dedizione per diminuire la possibilità di un forte impatto con il terreno.

Fare il meglio che si può con quello che si ha

Questa è la responsabilità che ognuno ha verso sé stesso.

E a volte prendersi il rischio e andare incontro ad un cambiamento di vita non rientra tra le possibilità sostenibili. 

Fare il meglio non vuol dire necessariamente cavalcare l’onda del successo economico, perché a volte è impossibile pensare di poter competere con chi ha avuto più fortuna di noi da GENERAZIONI. Non da ieri.  

Se non si è felici nell’attuale condizione di vita e/o professionale, alcuni di noi dovranno faticare più degli altri per riuscire. 

Ma teniamo a mente che è possibile realizzarsi anche se non si hanno le spalle coperte.

Tutto sta nel non arrendersi, e continuare la corsa, se l’obiettivo è il traguardo. 

Tutto quell’allenamento che la vita richiede, può portare lì. Perché se hai sempre combattuto per raggiungere i risultati che hai oggi, questo è il tuo vantaggio competitivo. Hai determinazione, coraggio e fiducia. 

Rispetto al tema del cambiamento a tutti i costi, ti invito a leggere un mio articolo in cui parlo proprio della zona di comfort e come questo concetto sia eccessivamente demonizzato: la zona di comfort cosa racconta di noi?

Se stai passando un momento di difficoltà e senti la necessità di ritrovare o dare una direzione al tuo sviluppo personale e/o professionale, puoi prenotare una consulenza con me. Sarà il tuo spazio in cui potrai parlarmi della tua situazione e capire insieme come lavorare insieme per raggiungere i tuoi obiettivi o risolvere la tua problematica.

Informazioni sull’autrice

Federica Mancuso

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Psicologa. Sono specializzata in benessere lavorativo e personale e il mio obiettivo professionale è quello di permettere alle persone di creare una vita a propria immagine e somiglianza. E quindi la propria realizzazione.

Scopri di più.

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